Quando la maestra Silvia entra in classe, per la terza lezione di Educazione Finanziaria per la Scuola Primaria, trova tutti i bambini seduti in cerchio che confabulano tra di loro.
–Vi dico che è così, dobbiamo fare in questo modo–
–Ma non è possibile, le stampanti della scuola sono in bianco e nero e le banconote invece sono colorate–
–A questo non ci avevo pensato–
–Lasciamo stare le banconote, il mio papà usa sempre la carta di credito quando va a fare shopping. Dobbiamo averne una anche noi se vogliamo comprare tutti gli scherzi di Carnevale che abbiamo visto in cartoleria–
–Bambini buongiorno, si può sapere di cosa state parlando? E’ da un minuto che vi sento parlare di soldi, di carte di debito–
–Credito, maestra. Mio papà usa sempre la carta di credito– precisa Leonardo.
–Perché tu conosci la differenza tra carta di credito e carta di debito?–
–Certo la differenza è che…la carta di credito…quella di debito invece….eh no maestra, non lo so– ammette Leonardo
–Benissimo, allora andate tutti ai vostri posti , così potremo iniziare la lezione di oggi, in cui parleremo dei diversi metodi di pagamento che esistono.
Sicuramente vi ricorderete che durante l’ultima lezione abbiamo parlato di monete e banconote– comincia la maestra, subito interrotta da Giovannino:
–Sì! E’ stata una lezione bellissima! Quando sono tornato a casa ho svuotato subito il mio salvadanaio per contare quanti soldi c’erano dentro e poi sono andato al bar con il mio papà, io ho dato al barista le monete e lui mi ha dato in cambio delle banconote. Adesso il mio salvadanaio è molto più leggero ma papà dice che non dovrei tenere in casa tutti quei soldi-
–Vedi Giovannino, tuo papà ci ha proprio dato un bello spunto per la nostra discussione. Intanto partiamo dicendo che monete e banconote formano quello che viene definito denaro contante: se escludiamo il baratto, si tratta del metodo di pagamento più antico ed usato sulla Terra. Il suo vantaggio principale è che è molto semplice ed accettato da tutti. Lo svantaggio però è che se non avete la giusta quantità di denaro con voi per comprare un certo oggetto, chi lo deve vendere non ve lo darà. E se un giorno dovrete acquistare un oggetto molto costoso, come una macchina o una casa, non potrete portare con voi così tante monete e banconote da pagarle in contanti!–
–E quindi?– domanda Beppe?
–Quindi il papà di Giovannino ci ha già dato la soluzione! Invece di tenere tutti i soldi nel salvadanaio, gli adulti vanno in banca ed aprono un conto corrente, che è simile ad un salvadanaio ma anziché tenerlo noi a casa lo lasciamo in banca, che è un posto più sicuro. Infatti se per sfortuna i ladri vengono a casa nostra e ci rubano il salvadanaio abbiamo perso tutti i soldi. La banca invece ha dei sistemi di sicurezza che servono a proteggerci, ed oltre ad essere molto più difficile per i ladri fare una rapina in banca, se anche questo dovesse succedere i nostri soldi sarebbero comunque disponibili.
Ma non è tutto, avere un conto corrente ci permette infatti di poter utilizzare altri metodi di pagamento, alcuni più tradizionali ed altri decisamente più moderni. Iniziamo con gli assegni, che sono dei fogli di carta numerati ed emessi dalla banca, su cui il titolare dell’assegno scrive l’importo che deve dare ad una persona, il nome di questa persona e la data in cui gli vuole dare i soldi e poi aggiunge la sua firma sopra questo foglio.
Chi lo riceve, ad esempio il mobiliere che vi sta vendendo la vostra nuova cameretta per una cifra di 1.000 Euro, riceverà questo assegno e poi lo porterà in banca, per “versarlo” sul proprio conto corrente. Ecco che allora la banca vedrà le istruzioni che sono scritte sull’assegno, preleverà 1.000 Euro dal conto del vostro papà e li verserà su quelli del mobiliere, senza che voi ed il vostro papà siate dovuti andare in giro con un sacco pieno di soldi!–
–Effettivamente è una bella comodità– dice Beppe
–E poi maestra? Diceva che ci sono anche dei metodi di pagamento più moderni? Mio nonno paga con il suo orologio, ma come fa?–
–Un momento Gaetano, tra poco ci arriviamo. Prima dobbiamo dire che esiste un altro metodo per trasferire soldi dal nostro conto corrente a quello di una persona che conosciamo: si tratta del bonifico e per farne uno dobbiamo conoscere un codice, chiamato IBAN, associato al conto corrente della persona che riceverà i soldi. E’ possibile fare un bonifico andando in banca, oppure anche dal computer di casa o dal cellulare tramite l’ “home banking”.
Attenzione bambini perché abbiamo appena descritto un importante cambiamento tecnologico: mentre per pagare in contanti o con un assegno bisogna dare in mano ad un’altra persona un pezzo di carta a cui è assegnato un certo valore, con il bonifico abbiamo detto che io posso trasferire dei soldi ad un’altra persona comodamente dal computer di casa. Questo perché il bonifico è uno degli strumenti di pagamento elettronico. Chi ne conosce altri?– chiede la maestra.
–L’orologio del nonno di Gaetano?– chiede Beppe
–Sì ma prima di arrivare ai nuovi strumenti di pagamento, dobbiamo parlare delle carte. Esistono 3 tipi di carte: la carta di credito, la carta di debito e la carta prepagata.
A prima vista sembrano quasi uguali, sono tutte delle tesserine di plastica grandi grosso modo come una figurina, solitamente hanno dei numeri ed un nome stampato sopra, hanno un banda magnetica sul retro e le più recenti un chip sul davanti. Rispetto ai soldi contanti hanno tutte il vantaggio che sono piccole, leggere e facili da trasportare ma sono più sicure, perché solitamente ad ogni carta è associato un PIN, ovvero un codice di sicurezza di 5 cifre che solo il proprietario della carta deve conoscere: in questo modo se anche perdessimo o se ci rubassero la carta, nessuno potrebbe usarla.
Tutte queste tipologie di carta possono essere usate per prelevare dei soldi ad uno sportello Bancomat, per pagare gli acquisti in un negozio o anche per comprare online–
–Avevo ragione ad essere confuso, perché ci sono 3 tipi di carte se fanno tutte la stessa cosa?– domanda Leonardo
–Beh alcune differenze ci sono: la carta di debito è collegata ad un conto corrente ed appena si fa un acquisto, i soldi vengono subito spostati fuori dal conto corrente; anche la carta di credito è collegata ad un conto corrente ma ha il vantaggio che quando si fa un acquisto, i soldi rimangono sul conto corrente ancora per un po’: solitamente infatti gli addebiti di una carta di credito vengono conteggiati il mese successivo o anche due in alcuni casi; di conseguenza è come se la banca ci facesse un credito ma questo è un tema su cui torneremo tra un paio di lezioni. Infine la carta prepagata non è normalmente associata ad un conto corrente e per funzionare ha bisogno di essere “ricaricata”, ovvero bisogna fare in modo che siano stati versati dei soldi sulla carta prima di poterla effettivamente utilizzare.
–E l’orologio del nonno di Gaetano?– chiede nuovamente Beppe
–Giusto, mi stavo quasi dimenticando– dice la maestra Silvia –Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico ha permesso di introdurre nuove tipologie di pagamento, che sfruttano i più moderni dispositivi come gli smartphone o gli smartwatch ad esempio. E’ possibile quindi andare in un negozio e pagare tramite Google Pay utilizzando il proprio cellulare, oppure pagare con Apple Pay semplicemente avvicinando il proprio orologio alla cassa del negozio.
Tutti questi e molti altri metodi e dispositivi di pagamento disponibili al giorno d’oggi sono considerati strumenti di pagamento elettronici e, pur con qualche piccola differenza nel loro funzionamento, effettuano pagamenti tramite una carta collegata al dispositivo o tramite un trasferimento simile al bonifico.
E con questo direi che abbiamo concluso le lezione di oggi sui mezzi di pagamento. Avete domande o osservazioni da fare?
–Quante cose sono cambiate con la tecnologia rispetto al baratto!– dice Gaetano
–Che bello studiare l’economia! Ancora di più quando è tecnologica!– conclude Beppe
Riassumendo: in questo articolo abbiamo visto cos’è un mezzo di pagamento e quali sono quelli che utilizziamo tutti i giorni: il denaro contante, i bonifici bancari, le carte, i pagamenti online e le applicazioni tramite dispositivi intelligenti.
Abbiamo anche scoperto che i mezzi di pagamento sono cambiati nel tempo e che oggi possiamo pagare in tanti modi diversi, con più semplicità e flessibilità.
Sapere come funzionano i mezzi di pagamento è importante per imparare a gestire il denaro in modo responsabile e sicuro. E tu quali strumenti di pagamento conosci? E quali hai visto utilizzare in famiglia?
Ti ricordo che se vuoi approfondire o esercitarti anche tu con divertenti giochi a tema (gli stessi che la maestra Silvia utilizza con la sua classe durante le lezioni di Educazione Finanziaria per la Scuola Primaria), puoi scaricare questo documento dal sito della Banca d’Italia: link BdI
La serie di “Educazione Finanziaria per la Scuola Primaria” si compone di 5 episodi. Ti lascio qui i link:
- – Episodio 1: clicca
- – Episodio 2: clicca
- – Episodio 3: clicca
- – Episodio 4: clicca
- – Episodio 5: clicca
Edit 27/06/24: E’ online il terzo video della serie di Educazione Finanziaria per la scuola primaria. Lo puoi vedere nel player qui di sotto oppure tramite il seguente link: