Iniziamo la nuova serie di Educazione Finanziaria per la Scuola secondaria, facendo conoscenza della Prof.ssa Zambetti e della sua classe, la mitica 3a B!
E’ un Lunedì mattina di Novembre e la professoressa Zambetti è appena entrata nella classe 3a B, come tutti i Lunedì. Ma oggi c’è qualcosa di diverso.
-Ragazzi e ragazze, seduti. Come sapete oggi inizieremo il nostro percorso di Educazione Finanziaria. Partendo dalla preistoria, arriveremo ai giorni nostri, anzi al futuro!
Sarà un percorso che ci porterà ad essere più informati su materie complesse come l’Economia e la Finanza. E questo ci aiuterà a prendere decisioni importanti per la nostra vita, in maniera più consapevole.
Ecco diciamo che forse questo è proprio l’obiettivo principale di questo corso, ovvero ridurre l’incertezza del futuro-
-Ha che fare con l’oroscopo?-
-No Oscar, direi proprio di no. Per capire meglio dobbiamo partire dal passato, a qualche secolo fa, quando gli scambi commerciali tra persone e tra nazioni erano molto limitati e gli uomini tendevano ad auto-prodursi quello di cui avevano bisogno per vivere, dal cibo, ai vestiti. Ecco in questa situazione poteva accadere che anche un piccolo evento localizzato, come una carestia o una inondazione potessero avere effetti drammatici sulla popolazione delle zone impattate.
Nel corso dei secoli invece l’umanità si è sempre più indirizzata verso una specializzazione del lavoro. Vale a dire che ciascuna persona non produce più da sé quello che gli serve, ma invece lo compra usando i soldi derivanti dal proprio lavoro e confidando che ci sarà qualcuno pronto a venderci le cose di cui abbiamo bisogno.
-Professoressa, l’azienda in cui lavora mio padre ha annunciato che chiuderà lo stabilimento a fine mese e noi quindi siamo un po’ preoccupati per il futuro- interviene Daniela
-Mi dispiace molto Daniela. Ma vedi, è proprio questo ciò a cui mi riferivo precedentemente, parlando di ridurre l’incertezza per il nostro futuro. Purtroppo ci sono alcune condizioni che sono al di fuori del nostro controllo, come la chiusura dell’azienda di tuo papà, piuttosto che le guerre in diverse parti del mondo o un forte aumento dei prezzi che riduce il nostro potere di acquisto.
Quello che possiamo fare però è agire sulle leve che abbiamo a disposizione per ridurre gli effetti negativi di ciò che non possiamo controllare. Se ad esempio io risparmio regolarmente dei soldini quando tutto gira per il verso giusto, avrò a disposizione una extra somma che mi potrà dare maggiore sicurezza qualora invece dovesse esserci un imprevisto-
La prof.ssa Zambetti spiega alla classe che per poterci garantire una stabilità finanziaria dobbiamo innanzitutto avere a disposizione un reddito, ovvero un flusso di denaro ottenuto in un certo periodo di tempo. Questo reddito può essere costante e ripetuto nel tempo, oppure variabile e saltuario, a seconda della sua origine.
Esistono infatti diverse tipologie di reddito, le principali sono:
- Reddito da lavoro: sono i soldi che si ottengono in cambio di una prestazione lavorativa; si può distinguere in reddito da lavoro autonomo o da lavoro dipendente, a seconda della tipologia di lavoro.
- Reddito d’impresa: è la remunerazione dell’imprenditore per la gestione dell’impresa stessa. Viene anche definito come profitto, ovvero la differenza tra i ricavi (quello che l’azienda ha incassato vendendo i suoi prodotti o servizi) ed i costi (ovvero tutto quello che l’azienda ha speso per produrre i suoi beni o servizi, inclusi gli stipendi di chi in quell’impresa ci lavora).
- Reddito da capitale: il guadagno derivante dagli investimenti finanziari.
- Altri redditi: ad esempio quelli derivanti dall’affitto di immobili o terreni o redditi occasionali come una vincita al “gratta e vinci”.
Il reddito è definito come una variabile di flusso, ovvero misura quanto abbiamo guadagnato in un certo periodo di tempo, ad esempio un anno.
Il patrimonio invece, ovvero l’intera ricchezza a disposizione di una persona, viene definito come una variabile di stock ovvero la misurazione di un valore in un preciso istante (ad esempio il mio patrimonio al 31/12/2023).
-E’ decisamente importante capire la relazione tra flusso e stock, ovvero tra reddito e patrimonio: il reddito guadagnato ma non speso (cioè risparmiato) aumenta il patrimonio; viceversa se quello che spendiamo ogni mese od ogni anno è maggiore di quello che abbiamo guadagnato, allora stiamo riducendo il nostro patrimonio ed è bene evitare che questo accada troppo frequentemente.
Per farlo, dobbiamo stare attenti a quanto guadagniamo (le entrate) ed a quanto spendiamo (le uscite). Dobbiamo essere prudenti con le uscite, dando priorità alle spese veramente importanti, riducendo o rimandando invece quelle non necessarie. E’ importante quindi distinguere tra un bisogno reale ed un semplice desiderio momentaneo.
-Prof. il mio problema è che ogni mese penso che la paghetta mi basti per coprire le mie spese e farmi risparmiare qualche Euro ma invece la spendo sempre tutta!- dice Oscar
-Credo che tu non sia molto attento nella tua pianificazione finanziaria! Tenere traccia di tutte le tue entrate e di tutte le tue uscite è il modo migliore per avere sotto controllo le tue finanze. Lo strumento che devi assolutamente usare è il budget, ovvero un mini bilancio preventivo che puoi fare ad inizio mese per prevedere la tua situazione a fine mese.
Per iniziare, ti suggerisco di usare questo file Excel (LINK) in cui dovrai includere prima di tutto, tutte le entrate che prevedi di avere nel prossimo mese: ad esempio la paghetta, una mancia dai nonni oppure un compenso per un lavoretto extra che avrai fatto in giardino per il tuo papà. E poi dovrai fare la stessa cosa per le uscite, cominciando dalle spese che sei sicuro sosterrai (le spese fisse) e da quelle urgenti; successivamente potrai aggiungere quelle non certe ma che molto probabilmente dovrai sostenere.
Naturalmente una buona riuscita della tua pianificazione richiede metodo e costanza. Devi riuscire a prevedere il più precisamente possibile quali saranno tutte le entrate e le uscite del mese e mantenere il tuo file sempre aggiornato. Ricorda che l’obiettivo è che tutti i mesi (o quasi) tu riesca a mettere via qualche soldino (il risparmio), di modo da avere un “fondo d’emergenza” nel momento in cui dovessi avere una spesa imprevista, come un regalo di compleanno o la riparazione del motorino!
Fare il budget ti permette quindi di prevedere cosa succederà nel successivo periodo. Ed in base al suo risultato potrai prendere delle decisioni correttive. Ad esempio se dovesse risultare che spendi troppo, un certo mese potrai evitare di fare colazione al bar e farla invece a casa, riducendo quindi le tue spese.
Oppure se le tue spese fossero fisse e non diminuibili nel breve periodo, potresti pensare di tagliare l’erba non solo per tuo papà ma anche per i tuoi vicini, guadagnano quindi qualcosa di più.
-Caspita è proprio così che ragionano gli adulti. Mi piace cominciare a sentirmi autonoma- dice Daniela fra sé e sé.
A quanto pare la lezione della professoressa Zambetti ha colto nel segno: una maggiore consapevolezza delle proprie finanze è il primo passo verso l’autonomia finanziaria.
Nelle vite di questi ragazzi potranno capitare spese impreviste ed investimenti talmente grandi da sembrare irrealizzabili, come l’acquisto di una casa quando si è appena guadagnato il primo stipendio.
Ma imparare a programmare sin da giovani quanto si guadagna e quanto e come si spende, avendo gli strumenti per gestire la complessità finanziaria del mondo moderno, è un passo fondamentale per affrontare queste sfide con maggiore sicurezza.
La serie di “Educazione Finanziaria per la Scuola Secondaria” si compone di 5 episodi. Ti lascio qui i link: