Educazione Finanziaria per la Scuola Secondaria - Investimenti in azioni ed obbligazioni in borsaEducazione Finanziaria per la Scuola Secondaria - Episodio 4

Nella nuova lezione di Educazione Finanziaria per la Scuola Secondaria si parla del risparmio e di quali sono i possibili investimenti da fare per accrescere il proprio patrimonio. 

Oggi la Prof.ssa Zambetti vuole raccontare ai suoi studenti le importanti relazioni temporali che esistono quando si parla di risparmio ed investimenti: per realizzare entrambe queste operazioni infatti è necessario rinunciare a qualcosa oggi per poter avere un beneficio domani. 

Infatti risparmiare significa che nel presente devo spendere meno di quanto ho guadagnato, di modo da poter accantonare una piccola somma per il futuro. In altre parole rinuncio a consumare oggi, per poter avere a disposizione qualcosa domani.  

Che cosa avrò a disposizione domani dipenderà dai risparmi che avrò accantonato nel tempo e dal modo in cui deciderò di allocarli. 

-Nella scorsa lezione abbiamo detto che la maggior parte degli adulti ha un conto corrente. Ebbene ragazzi, questa è la prima opzione di risparmio che vedremo, ed anche la più diffusa. Infatti lasciando i soldi in banca, innanzitutto non li spenderemo tutti ed in secondo luogo potremo guadagnare una piccola somma.  

La banca infatti ci riconosce un piccolo tasso d’interesse per le somme che lasciamo versate sul conto corrente. Questa percentuale varia a seconda delle condizioni di mercato. Nell’ultimo decennio però, visto che i tassi di interesse offerti dalle banche centrali sono stati incredibilmente bassi, la maggior parte delle banche ha di fatto portato i rendimenti per i depositi sul conto corrente a zero.  

-Quindi adesso è inutile lasciare  i soldi in banca?- chiede Rossella 

 -Beh non proprio. Intanto risparmiare ci permette di avere  una riserva per fare fronte ad una emergenza, è questo è già di per sé un valore. 

Inoltre con il tempo, sono cambiate anche le opzioni che le banche offrono ai propri clienti- 

La professoressa spiega che negli ultimi anni ha preso sempre più piede in Italia il conto deposito. Mentre il conto corrente è pensato per una operatività “quotidiana”, il conto deposito nasce invece come uno strumento in cui verso una certa quantità di denaro e la vincolo per un determinato orizzonte temporale (da pochi mesi a qualche anno) durante il quale quei soldi saranno “bloccati” sul conto. Durante questo periodo però quei soldi mi genereranno un interesse decisamente maggiore rispetto al conto corrente tradizionale, pari anche a diversi punti percentuali l’anno. 

Recentemente sono poi nati molti conti deposito che permettono anche di svincolare anticipatamente le somme depositate, dando quindi maggiore flessibilità ai risparmiatori. Così come il conto corrente poi, anche per il conto deposito è prevista una garanzia offerta dal sistema bancario italiano sulle somme depositate.  

Come abbiamo visto per il conto corrente, anche per il conto deposito è importante confrontare le condizioni offerte dai diversi istituti di credito, per scegliere l’offerta più adatta a noi.  

-Il risparmio non è l’unica opzione che abbiamo. Esistono anche altri tipi di investimenti che normalmente hanno un orizzonte temporale più lungo e che comportano anche un rischio maggiore. Ricordatevi sempre quello che vi sto per dire: rendimento e rischio sono sempre strettamente correlati

Se un investimento vi promette dei rendimenti eccezionali dovrete sempre considerare che non potrà essere altro che un investimento molto rischioso. 

Anzi, per essere precisi dovreste fare il ragionamento inverso: prima di valutare un investimento dovreste chiedervi qual è il rischio che siete disposti ad accettare? Qual è la somma che siete disposti a perdere?  

Sulla base delle risposte a queste domande allora potrete considerare favorevolmente alcuni investimenti e scartarne invece altri- 

La professoressa inizia poi a presentare 2 tra i più famosi investimenti finanziari disponibili sul mercato, che offrono tipicamente rendimenti maggiori e di conseguenza anche rischi maggiori rispetto al conto deposito: le obbligazioni e le azioni

Le obbligazioni vengono definite come dei “titoli di debito” emessi da una azienda o da uno Stato: nel primo caso si tratta di “obbligazioni corporate”, nel secondo di “obbligazioni governative” o più comunemente titoli di stato. I più famosi titoli di stato emessi dal governo italiano sono i “Buoni del Tesoro Poliennali” o BTP. 

Quando un’azienda o uno stato emettono delle obbligazioni chiedono dei soldi in prestito a tutti gli investitori disposti a prestarglieli. Questo prestito prevede una durata, al termine della quale l’emittente restituirà l’intero capitale a chi glielo aveva prestato.   

Per convincere gli investitori a farsi prestare i soldi, l’azienda o stato che emette l’obbligazione offre una remunerazione. Tale remunerazione prende il nome di “cedola” e viene rimborsata con una scadenza predefinita (ad esempio ogni 3, 6 o 12 mesi), per un importo pari ad una percentuale del capitale prestato, anch’essa definita all’inizio del prestito. 

Quale sia questa % dipenderà dalla rischiosità dell’emittente: se un paese infatti attraversa delle difficoltà economiche dovrà offrire dei rendimenti molto alti per convincere gli investitori a prestargli dei soldi, perché sarà maggiore la probabilità che il debito non potrà essere rimborsato, ad esempio perché l’azienda potrebbe fallire. 

Solitamente un investimento obbligazionario è considerato abbastanza sicuro, perché le condizioni sono fissate all’inizio del prestito ed alla fine della durata prevista l’intero capitale viene restituito.

Bisogna considerare che non tutte le aziende o gli Stati sono uguali e di conseguenza nemmeno le obbligazioni da essi emesse saranno indenni da rischi. Dobbiamo infatti sempre considerare l’evenienza che una azienda od uno stato possano non essere più in grado di rimborsare il capitale prestato. Il cosiddetto “rischio default”, seppur remoto, potrebbe quindi causare una perdita parziale o totale dell’investimento iniziale.  

Le azioni invece rappresentano solitamente un investimento più rischioso. Investire in un’azione significa infatti acquistare una piccola quota di una società e di conseguenza il rischio (ed il rendimento) del mio investimento dipenderà dall’andamento di tale società. 

Se l’azienda va bene, il valore dell’azione tenderà a salire ed il valore del mio investimento aumenterà. L’azienda potrebbe inoltre riconoscere un “dividendo” ovvero assegnare una parte del profitto generato in quel trimestre (o semestre o anno) a ciascuna delle azioni che compongono il capitale sociale.  

Ma se l’azienda va male allora potrà succedere il contrario: il valore delle azioni scenderà e pertanto sarà possibile che il valore complessivo del mio investimento si riduca fortemente o persino si azzeri. 

-Professoressa, io non vorrei perdere tutti i soldi che sto mettendo piano piano da parte. Che cosa posso fare?- domanda Ilaria 

-Purtroppo una formula magica non c’è- risponde la professoressa –ma senza dubbio io posso consigliarti di fare 4 cose: 

  1. Tieni sempre a mente la relazione che prima to ho anticipato tra rendimento e rischio. Ad un rendimento maggiore corrisponde sempre un rischio maggiore, pertanto sulla base della tua avversione al rischio seleziona solo gli investimenti a te adatti  
  2. Diversifica: invece di mettere tutti i denari su un unico strumento o su un’unica azienda o Stato, distribuiscili su più opzioni. Avere un portafoglio di investimenti ben diversificati ti permette di evitare di perdere tutti i soldi nel caso in cui uno stato finisca in bancarotta  
  3. Pur non avendo la certezza che tutto andrà sempre bene, non esiste migliore alleato che una buona educazione finanziaria: sii curiosa, cerca sempre di capire bene tutti i costi ed i benefici di un’operazione finanziaria, leggi i fogli informativi disponibili per tutti gli investimenti finanziari. Non si possono azzeccare tutte le scelte ma sicuramente si può essere sempre ben informati, al meglio delle nostre capacità 
  4. Non farti attrarre da facili guadagni nel breve termine, cerca invece sempre di avere un’ottica di lungo termine: comincia a lavorare oggi per costruire la tua indipendenza finanziaria, per quando sarai grande 

In conclusione, ricordate ragazzi che il risparmio è la base per costruire un futuro solido. Investire con saggezza significa guardare avanti, verso un domani in cui le scelte fatte oggi possono trasformarsi in opportunità.  

Non abbiate paura di fare domande e di informarvi per prendere decisioni consapevoli. Il vostro viaggio nel mondo della finanza è appena iniziato ed ogni piccolo passo può portarvi verso grandi traguardi se sarete curiosi, prudenti e sempre aperti all’apprendimento! 


La serie di “Educazione Finanziaria per la Scuola Secondaria” si compone di 5 episodi. Ti lascio qui i link: 

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