Se non sai cosa sia il movimento Drin Drin ti invito a fare un giro sul loro sito e conoscerne un po’ la storia.
Il tutto è nato durante l’estate quando, un po’ per scherzo ed un po’ no, Michele Boldrin ed Alberto Forchielli hanno cominciato a parlare della possibilità di rilanciare una iniziativa simile a Fare per fermare il declino, sperando naturalmente in un esito ben diverso dalla volta precedente.
Perché te ne parlo?
Perché ieri ho deciso di iscrivermi a questo movimento. L’ho fatto per diversi motivi, che ti voglio raccontare.
- Da oltre vent’anni, non esiste un partito nel panorama politico italiano nel quale mi senta rappresentato. Nonostante la vita breve e travagliata, Fare è stato quanto di più vicino abbia avuto ad una vera appartenenza politica. Mi auguro fortemente che il movimento Drin Drin (nome provvisorio, voglio sperare 😊) possa reincarnare gli ideali e l’entusiasmo che Fare seppe generare in diverse decine di migliaia di italiani.
- Dall’esperienza di Fare in poi ho avuto modo di conoscere (sui social e di persona tramite gli eventi di Liberi Oltre) Michele Boldrin. Nel corso degli anni ho ascoltato decine di ore di suoi contenuti social (ricordi quando qui dicevo che per me YT era quasi solo video di economia?) o dal vivo e quasi sempre ho avuto molto da imparare da lui. Spesso mi sono trovato d’accordo con lui e devo ammettere che quando non lo sono stato, in diverse occasioni mi sono dovuto ricredere e dare ragione ex post al Prof. Credo non debba aggiungere altro quindi per descrivere la grandissima stima che ho di questa persona.
- Ho letto il “manifesto del movimento Drin Drin” e non c’è una sola parola su cui non sia d’accordo.
- Posso dire di avere un buon lavoro e di aver ricevuto opportunità straordinarie dalla mia azienda. Se non avessi avuto questa fortuna molto probabilmente farei parte delle decine di migliaia di “cervelli in fuga” all’estero. Ma io questa fortuna l’ho avuta, ho avuto la possibilità di scegliere. Il declino economico e culturale verso cui il paese si sta incamminando mi spaventa. E tuttavia la politica italiana ne è totalmente disinteressata. Temo quindi che ai giovani di oggi (ed a mia figlia, naturalmente, prima di tutti) questa possibilità non verrà concessa. Per loro (per lei) credo che sia necessario impegnarsi, per provare a raddrizzare questo bellissimo e maledettissimo paese.
Se sei interessato a capirne di più sul movimento, sugli obiettivi e sulle motivazioni che hanno spinto i fondatori a (ri)provarci, scrivimi, visita i link forniti in questa pagina e torna a visitarci. Appena ci saranno altre novità, le condividerò.